Tuesday, November 10, 2009

Caricabatterie difettosi, Nokia ne ritira 14 milioni

Nota di Pao: Interessante sottolineare che la cinese Byd è impegnata nella progettazione, sviluppo e, ovviamente, produzione di batterie che saranno impegnate nelle auto elettriche. Se lavorano con questa cura, ci sarà da pensarci, prima di sedersi alla guida di un veicolo con le loro batterie..

E questa notizia fa il paio con quella pubblicata oggi, circa i passeggini per banbini, marcati Maclaren, ma fabbricati in Cina che hanno causato l’amputazione delle dita per alcuni bambini.

Sarebbe il caso di non considerare il costo di produzione come l’unico riferimento nella scelta di un fornitore…

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Scritto da: Federico Cella

Niente di cui preoccuparsi, dicono da Helsinki. Ma nel dubbio – siccome qualche rischio per l’utente potrebbe esserci – il colosso dei cellulari Nokia ha annunciato oggi che 14 milioni di caricabatterie devono essere ritirati dal mercato. Si tratta di quelli prodotti da un’azienda cinese, la Byd.

Nessuna lamentela o danni: “Stiamo intraprendendo questo programma di scambio come misura preventiva e precauzionale. Non siamo infatti a conoscenza di incidenti o casi di persone ferite”, ha detto il portavoce di Nokia, Doug Dawson. “La plastica che copre i caricabatterie in questione potrebbe allentarsi e staccarsi, scoprendo i componenti interni del caricatore e provocando un rischio potenziale di scossa elettrica se si toccassero certi componenti interni mentre il caricabatterie è inserito in una presa”.

I caricabatteria in questione sono i modelli AC-3E (gli unici venduti in Europa) e AC-3U, tutti fabbricati tra il 15 giugno e il 9 agosto, e gli AC-4U, prodotti tra il 13 aprile e il 25 ottobre. Non appena l’utente si dovesse accorgere di possedere uno di questi pezzi – come dice Nokia Italia, sono solo poche migliaia quelli distribuiti da noi – deve collegarsi al sito apposito oppure contattare il call center all’848.390.073. La sostituzione sarà immediata e gratuita. E i costi – circa un dollaro a pezzo per i fabbricanti – saranno ovviamente sostenuti dalla disattenta azienda cinese.

Fonte: www.corriere.it

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